Febaf, 'la riforma dei trattati Ue non sia un tabù'
'Rapporti Letta e Draghi dimostrano inadeguatezza degli attuali'
In vista delle elezioni europee "l'auspicio credo comune è che la prossima legislatura sia "costituente", cioè tale da poter mettere mano alla riforma dei Trattati che non deve essere considerata un tabù". E' quanto ha detto il presidente della Febaf Fabio Cerchiai al Rome Investment Forum 2024. "A spingere in questa direzione è anche una interpretazione 'evolutiva' del dibattito che ci accompagna ormai da tempo e che ha visto nel rapporto di Enrico Letta sul Mercato Unico e nelle anticipazioni di quello di Mario Draghi una chiara dimostrazione di inadeguatezza degli attuali meccanismi istituzionali - come il voto all'unanimità, piuttosto che le modalità stesse di finanziamento dell'Unione - e di insufficienza di fornitura e funding di "beni pubblici europei" come infrastrutture fisiche e sociali".
(S.G.Stein--BBZ)