Decreto Aree idonee per le rinnovabili, definito l'ultimo punto
In serata dalla commissione delle Regioni. Domani l'ok finale
La commissione tecnica Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni, guidata dalla Sardegna, si è riunita stasera in videoconferenza ed ha definito l'ultimo punto ancora in sospeso nella bozza di decreto sulle aree idonee per le rinnovabili, che deve essere emanato del ministero dell'Ambiente, dopo il parere delle Regioni. Lo hanno reso noto all'ANSA fonti del ministero. La commissione ha approvato un testo che stabilisce che "sono considerate non idonee (all'installazione di fonti di energia rinnovabile, ndr) le superfici e le aree che sono ricomprese nel perimetro dei beni sottoposti a tutela". Nella prima stesura del decreto, era scritto che queste aree "possono essere considerate non idonee". La bozza definitiva del testo stabilisce anche che "le Regioni possono stabilire una fascia di rispetto dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di ampiezza differenziata a seconda della tipologia di impianto, proporzionata al bene oggetto di tutela, fino a un massimo di 7 chilometri". Vincoli che, precisa il decreto, non si applicano agli impianti già esistenti e ai loro rifacimenti. Il provvedimento sarà esaminato domani dalla Conferenza Unificata, che riunirà domani alle 9.30 in videoconferenza con le Regioni e le Province autonome, l'Anci e i ministeri di Ambiente, Agricoltura e Cultura. Se il testo sarà approvato, il decreto potrà essere emanato dal ministro Gilberto Pichetto Fratin.
(K.Müller--BBZ)