Cub, 'atto dispotico ridurre lo sciopero del 29 novembre'
Il sindacato conferma l'astensione 'indetta regolarmente'
La Confederazione unitaria di base (Cub) conferma lo sciopero generale per l'intera giornata di venerdì 29 novembre. E' quanto rende noto il segretario generale Marcelo Amendola che parla di "atto autoritario, dispotico e illegittimo da parte del ministro Salvini che vuole ridurre a 4 ore l'astensione indetta regolarmente". Il sindacato precisa che il trasporto ferroviario e i lavoratori del ministero di Grazia e Giustizia sono esclusi dall'agitazione come richiesto dalla Commissione di Garanzia sull'esercizio del diritto di sciopero nelle attività essenziali. Il sindacato di base, insieme a Adl Cobas, Cub, Usi Cit, Sial Cobas, Adl Varese, Sgb, Si Cobas, contesta, tra l'altro, "le politiche imposte da un'economia di guerra e lo Stato di polizia tra cui il decreto Sicurezza", la manovra economica e la nuova austerità, lo smantellamento di tutti i servizi pubblici, la precarietà e il lavoro povero e "l'indifferenza dell'esecutivo verso il genocidio del popolo palestinese". E chiedono, tra i vari punti, "il ripristino della Scala mobile cioè l'indicizzazione dei salari, forti investimenti nella sanità pubblica, l'abolizione dei ticket sanitari, un aumento consistente di salari e pensioni, il ripristino dell'Equo canone e un piano per la costruzione di migliaia di case pubbliche a prezzi calmierati. "Un tema centrale è quello dei morti sul lavoro, di una strage continua provocata dalla precarizzazione - sottolinea il segretario nazionale della Cub, Walter Montagnoli -. Chiediamo un tavolo immediato al Governo e l'istituzione del reato di omicidio sul lavoro. La manovra economica del Governo è antipopolare e sbagliata, aumenta la povertà".
(K.Lüdke--BBZ)