Il Brasile sospende l'export di pollame verso 44 Paesi
Dopo il rilevamento di un focolaio della malattia di Newcastle
Il ministero dell'Agricoltura del Brasile ha sospeso preventivamente le esportazioni di pollame e derivati verso 44 Paesi del mondo. La misura è stata adottata dopo la conferma di un focolaio della malattia di Newcastle (o pseudopeste aviaria), una delle più temute patologie virali che colpisce gli uccelli domestici e selvatici. Le autorità del governo dello stato brasiliano di Rio Grande do Sul - dove è stato isolato il virus - hanno decretato l'emergenza zoosanitaria. Il provvedimento di revisione della certificazione per le esportazioni - riferisce il ministero in un comunicato - è previsto dalle norme internazionali sul commercio di prodotti avicoli e derivati al fine di garantire la trasparenza nei confronti dei paesi importatori. A seconda dell'accordo bilaterale stipulato con ciascun Paese, la sospensione di almeno 21 giorni delle vendite può riguardare gli allevamenti su tutto il territorio nazionale o solo quelli che sorgono nel raggio di 50 chilometri dal focolaio individuato. Lo stato di Rio Grande do Sul - colpito a maggio da pesanti alluvioni - è il terzo maggiore esportatore di carne di pollo in Brasile. Nei primi sei mesi dell'anno, lo Stato ha inviato all'estero 354 mila tonnellate di pollame, generando un fatturato di 630 milioni di dollari. Si tratta del 13,82% dei 4,55 miliardi di dollari di fatturato brasiliano e il 14,1% delle 2,52 milioni di tonnellate di pollame esportato dal Paese. Il ministero dell'Agricoltura sottolinea che il consumo di prodotti avicoli controllati dal Servizio Veterinario Ufficiale continua ad essere sicuro e senza controindicazioni". L'ultima epidemia di malattia di Newcastle in Brasile risale al 2006.
(G.Gruner--BBZ)