Bolivia, militari alla frontiera per frenare il contrabbando
Beni come carni e uova venduti in Perù a prezzi migliori
Il Presidente della Bolivia Luis Arce, ha annunciato che invierà militari alla frontiera con il Perù per impedire la vendita di contrabbando di beni di prima necessità ad acquirenti peruviani. "Abbiamo dato istruzioni alle forze armate di militarizzare le frontiere - ha detto il capo di Stato Arce nel suo discorso per il 73/o anniversario della Confederazione generale dei lavoratori della Bolivia - n modo da non lasciare uscire i nostri prodotti. Molti Paesi vicini vivono del basso costo della produzione avendo il diesel sovvenzionato, e la produzione agricola viene portata fuori per venderla a un prezzo più alto". Secondo il presidente boliviano gli incendi, la siccità e il cambiamento climatico sono alla base dell'aumento dei prezzi a livello regionale di riso, pollo, uova, manzo, bovini e altri prodotti. Tutt'altra la lettura del fenomeno data dai media peruviani, secondo i quali i produttori boliviani cercherebbero valuta straniera per arginare la perdita di valore della moneta nazionale nei confronti del dollaro; una scarsità dei beni di prima necessità sul mercato interno sarebbe legata soprattutto agli incendi di vasti territori e alle manifestazioni nazionali tra i sostenitori di Evo Morales e quelli del presidente Arce, fattori che nelle ultime settimane avrebbero contratto la produzione.
(F.Schuster--BBZ)