Dubbi sul rilascio di prigionieri a Cuba, 'annuncio generico'
Ong, 'nessuna indicazione di scarcerazione di detenuti politici'
L'Osservatorio cubano dei diritti umani (Ocdh) ha criticato l'annuncio della graduale liberazione di 553 prigionieri dai carceri dell'isola, definendolo "troppo generico". Secondo l'Ong, il governo castrista non ha infatti chiarito se tra i cittadini scarcerati ci sono anche i numerosi detenuti per ragioni politiche, ricordando che "sono attualmente in carcere i principali leader dell'opposizione cubana, tra cui José Daniel Ferrer García, Félix Navarro, Sayli Navarro e Luis Manuel Otero Alcántara", cui si aggiungono "oltre mille persone finite in cella per aver preso parte alle manifestazioni antigovernative organizzate nel 2021 e negli anni successivi". L'Ocdh "insiste sulla necessità che siano scarcerati immediatamente tutti gli innocenti, senza condizioni e senza l'obbligo di abbandonare il Paese", conclude un comunicato su X. In un rapporto pubblicato oggi, l'Ong Prisoners Defenders rivela che alla data del 31 dicembre 2024 nei carceri di Cuba c'erano 1.100 detenuti politici, di cui 166 arrestati nel corso dell'ultimo anno in cui la popolazione è nuovamente scesa in strada per protestare contro la crisi economica e i quotidiani blackout elettrici.
(T.Burkhard--BBZ)