Nissan apre in netto ribasso a Tokyo dopo revisione utili
Amministratore delegato Uchida si riduce lo stipendio del 50%
Perde oltre il 6%, in apertura di seduta, il titolo della Nissan alla Borsa di Tokyo, all'indomani della revisione al ribasso dell'utile operativo del 70% per l'anno fiscale in corso, e l'annuncio di un taglio di circa il 7% della forza lavoro, pari a 9.000 dipendenti a livello globale, conseguenze della inarrestabile crisi del settore automotive su scala mondiale che non vede nessun spiraglio di luce in fondo al tunnel nel breve termine. Da qui al 31 marzo 2025 il terzo costruttore auto giapponese per volumi di vendita prevede un risultato operativo di 150 miliardi di yen, equivalenti a 910 milioni di euro, in confronto ai 500 miliardi annunciati in luglio, e un fatturato a 12.700 miliardi di yen dai 14.000 previsti. Nissan ha sofferto in particolar modo l'aumento degli incentivi che ha dovuto pagare alle sue concessionarie negli Stati Uniti per via dell'intensificarsi della concorrenza, così come la flessione delle vendite in Cina, dove i rivali locali riescono ad offrire veicoli elettrici a prezzi più accessibili. Per fare cassa e migliorare la liquidità, è stata inoltre confermata la cessione di una quota del 10% nella Mitsubishi Motor, controllata al 34% dalla Nissan e partner dell'alleanza a tre assieme alla Renault. L'azienda con sede a Yokohama ha affermato di non poter prevedere un utile netto nel periodo di riferimento, rispetto ai 300 miliardi di yen precedentemente stimati, perché l'esito dipenderà dalla efficacia delle misure adottate. A questo riguardo, l'amministratore delegato di Nissan, Makoto Uchida, ha comunicato che si taglierà lo stipendio del 50% a tempo indeterminato per assumersi la responsabilità dei risultati deludenti.
(Y.Berger--BBZ)