Con la CO2 invariata El Niño causerà eventi più intensi
Responsabile di ondate di calore record
Senza una riduzione delle emissioni di CO2, gli eventi legati al fenomeno meteorologico El Niño potrebbero diventare più frequenti e intensi, provocando ondare di calore record e alluvioni come quelle di quest'anno: lo indicano le simulazioni, alla base dello studio pubblicato sulla rivista Nature e coordinato da Pedro DiNezio dell'Università del Colorado a Boulder e Kaustubh Thirumalai dell'Univeristà dell'Arizona, che hanno permesso di ricostruire la storia di questo fenomeno climatico che si verifica in sud America ma ha effetti su tutto il pianeta. El Niño è un fenomeno climatico che avviene periodicamente, circa ogni 5-7 anni, dovuto all'aumento per un periodo prolungato della temperatura dell'acqua lungo l'equatore dell'Oceano Pacifico. E' un fenomeno solo apparentemente marginale, ma che invece attiva a cascata effetti che si ripercuotono su tutto il pianeta, provocando eventi estremi sia di calore che di precipitazioni, l'ultimo dei quali risale al periodo a cavallo tra 2023 e 2024. Grazie a una sofisticata simulazione dell'andamento delle temperature degli oceani negli ultimi millenni, basata sullo studio dei gusci di piccoli organismi marini, i ricercatori sono ora riusciti a ricostruire i fenomeni di El Nino nella storia e a prevederne l'evoluzione futura. Ne è emerso che, senza una riduzione del riscaldamento globale, gli El Nino saranno sempre più frequenti e intensi: "se questi eventi estremi diventassero più frequenti, la società potrebbe non avere abbastanza tempo per riprendersi, ricostruire e adattarsi prima che si verifichi il prossimo El Niño", ha commentato DiNezio. Lo studio dimostra l'esistenza di una connessione diretta tra il riscaldamento dell'atmosfera dovuto alle emissioni di CO2 con l'intensità e la frequenza de El Niño. "Ora che comprendiamo come si verificano questi eventi estremi - ha concluso DiNezio - abbiamo solo bisogno della volontà di ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili".
(A.Berg--BBZ)