Berliner Boersenzeitung - I primi materiali morbidi per produrre chip e batterie

EUR -
AED 4.014826
AFN 73.901926
ALL 98.375924
AMD 423.417723
ANG 1.974481
AOA 991.950365
ARS 1065.44379
AUD 1.626231
AWG 1.970246
AZN 1.85414
BAM 1.954036
BBD 2.212062
BDT 130.921799
BGN 1.954823
BHD 0.41206
BIF 3179.300525
BMD 1.093063
BND 1.428797
BOB 7.570165
BRL 6.115249
BSD 1.095591
BTN 92.016924
BWP 14.588562
BYN 3.585397
BYR 21424.037596
BZD 2.208366
CAD 1.501098
CDF 3145.835632
CHF 0.940619
CLF 0.036971
CLP 1020.1554
CNY 7.734738
CNH 7.746774
COP 4628.564947
CRC 565.678934
CUC 1.093063
CUP 28.966173
CVE 110.165539
CZK 25.316438
DJF 195.090296
DKK 7.458724
DOP 65.899298
DZD 145.855076
EGP 53.046155
ERN 16.395947
ETB 133.184224
FJD 2.433431
FKP 0.832432
GBP 0.836242
GEL 2.973444
GGP 0.832432
GHS 17.474224
GIP 0.832432
GMD 74.871432
GNF 9455.598085
GTQ 8.47335
GYD 229.213058
HKD 8.493718
HNL 27.151383
HRK 7.431748
HTG 144.448265
HUF 400.42943
IDR 17168.742781
ILS 4.122242
IMP 0.832432
INR 91.779211
IQD 1435.204245
IRR 46004.292428
ISK 148.503938
JEP 0.832432
JMD 173.110542
JOD 0.774549
JPY 162.909586
KES 141.354957
KGS 93.133531
KHR 4453.938075
KMF 491.823849
KPW 983.756209
KRW 1475.831963
KWD 0.335019
KYD 0.912976
KZT 537.214983
LAK 24191.937312
LBP 97832.137669
LKR 320.897346
LRD 211.449096
LSL 19.304318
LTL 3.227531
LVL 0.661183
LYD 5.240173
MAD 10.747697
MDL 19.309214
MGA 5006.22962
MKD 61.528985
MMK 3550.226449
MNT 3714.22851
MOP 8.773479
MRU 43.318098
MUR 50.401241
MVR 16.783925
MWK 1899.750076
MXN 21.326782
MYR 4.689789
MZN 69.64455
NAD 19.304671
NGN 1772.828057
NIO 40.226388
NOK 11.791299
NPR 147.224387
NZD 1.799177
OMR 0.420803
PAB 1.095611
PEN 4.081115
PGK 4.29469
PHP 62.765859
PKR 304.293405
PLN 4.305696
PYG 8540.133395
QAR 3.995093
RON 4.975949
RSD 117.057241
RUB 106.4873
RWF 1474.341934
SAR 4.103935
SBD 9.052632
SCR 14.403304
SDG 657.460471
SEK 11.363582
SGD 1.429983
SHP 0.832432
SLE 24.973545
SLL 22920.981949
SOS 626.123257
SRD 34.752799
STD 22624.200167
SVC 9.586345
SYP 2746.353868
SZL 19.300222
THB 36.696311
TJS 11.684558
TMT 3.836652
TND 3.363463
TOP 2.560062
TRY 37.407807
TTD 7.427193
TWD 35.26001
TZS 2978.596781
UAH 45.123136
UGX 4026.364851
USD 1.093063
UYU 45.109686
UZS 13991.208076
VEF 3959678.657679
VES 40.970345
VND 27162.619095
VUV 129.770652
WST 3.057803
XAF 655.353332
XAG 0.035821
XAU 0.000418
XCD 2.954058
XDR 0.815049
XOF 651.98628
XPF 119.331742
YER 273.675692
ZAR 19.235468
ZMK 9838.876867
ZMW 28.950333
ZWL 351.965886
I primi materiali morbidi per produrre chip e batterie
I primi materiali morbidi per produrre chip e batterie

I primi materiali morbidi per produrre chip e batterie

Accumula energia e si integra con le fibre dei tessuti

Dimensione del testo:

Morbido come un gel, compatibile con l'ambiente e capace di accumulare energia: è il nuovo innovativo materiale sviluppato dai ricercatori dell'Università Northwestern che promette di realizzare semplici chip, sensori e microbatterie integrabili nei tessuti dei nostri vestiti oppure per scopi medici. Il nuovo materiale è stato presentato in uno studio pubblicato su Nature e guidato da Yang Yang e coordinato da Samuel Stupp. "Immaginiamo un futuro in cui potresti indossare una maglietta con l'aria condizionata incorporata o fare affidamento su impianti bioattivi morbidi che sembrano tessuti e vengono attivati in modalità wireless per migliorare la funzione cardiaca o cerebrale": sono alcune delle possibili applicazioni che secondo Stupp potrebbero presto essere possibili grazie a questi nuovi materiali. Da anni si punta a sviluppare queste tecnologie flessibili ed economiche che possano essere integrate nei nostri oggetti quotidiani, in particolare il vestiario, ma finora ci si era sempre scontrati con la rigidità dei materiali. La svolta potrebbe ora arrivare dall'elaborazione di alcuni speciali materiali noti già dagli anni '60 e usati finora in applicazioni nautiche, in particolare in alcuni sonar. Si tratta di una tipologia di materiale plastico, detto polivinilidene fluoruro o Pvdf, che ha le capacità sia di produrre una piccola scarica elettrica se schiacciato - la cosiddetta proprietà piezolettrica presente anche in alcune 'pietrine' negli accendini - e sia di essere ferromagnetico, ossia orientarsi assecondando un campo magnetico, così come fanno gran parte dei metalli. Modificandone alcune caratteristiche i ricercatori sono ora riusciti ad adattarlo per un'incredibile varietà di applicazioni. Le piccole molecole possono infatti essere integrate in fibre tessili e essere usate per accumulare energia, utile per alimentare dispositivi a bassa tensione, oppure essere essi stessi sensori elettronici oppure ancora semplici unità di elaborazione, una sorta di chip molto semplificati. Inoltre, aggiungono gli autori, la biocompatbilità del materiale permetterà di impiegarlo anche in ambiti medici.

(Y.Yildiz--BBZ)