Un fisico italiano risolve il paradosso dei viaggi nel tempo
Teoricamente possibili, ma restano ancora interrogativi aperti
I viaggi nel tempo potrebbero essere possibili, almeno in teoria: il giovane fisico italiano Lorenzo Gavassino dell'americana Vanderbilt University, ispirato dalle ricerche di Carlo Rovelli, ha infatti trovato un modo per superare uno degli ostacoli più celebri, il cosiddetto 'paradosso del nonno', secondo il quale i viaggi nel tempo non sarebbero fattibili perché una persona che tornasse nel passato e uccidesse un proprio antenato non potrebbe di conseguenza nascere. La soluzione a questo rompicapo si ottiene mettendo insieme la relatività generale con la meccanica quantistica e la termodinamica, come dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Classical and Quantum Gravity. Secondo Gavassino, il paradosso deriva dal fatto che diamo per scontato che le leggi della termodinamica (che governano l'energia, il calore e l'entropia, cioè il disordine) funzionino sempre allo stesso modo, mentre ciò potrebbe non accadere quando lo spazio-tempo curva in prossimità di un buco nero creando le condizioni potenziali per un loop temporale. In questa situazione, dimostra lo studio, sorgerebbero fluttuazioni quantistiche che possono cancellare l'entropia, cioè il disordine che governa molte delle nostre esperienze quotidiane, dal modo in cui invecchiamo a quello con cui elaboriamo i ricordi. Tali fluttuazioni quantistiche potrebbero avere effetti estremi su un viaggiatore del tempo: ad esempio, quando l'entropia diminuisce, i ricordi di una persona potrebbero svanire e il processo di invecchiamento potrebbe invertirsi. Questo fenomeno potrebbe persino rendere temporanei eventi irreversibili, come uccidere il proprio antenato, annullando di fatto il paradosso. Sebbene lo studio di Gavassino offra un quadro teorico avvincente per il viaggio nel tempo, resta ancora da dimostrare se i loop temporali esistano davvero nell'universo reale.
(T.Renner--BBZ)