Ravenna Jazz, la 51/a edizione a maggio con Abdullah Ibrahim
In programma undici serate, dalle orchestre 'extralarge' al solo
Una panoramica geografica sul jazz, dagli Usa a Cuba, con ritorno in Europa e in Italia, dalle formazioni orchestrali di dimensioni 'extralarge' al solo: la 51/a edizione di Ravenna Jazz, dal 3 al 13 maggio, avrà un intreccio particolarmente narrativo. Nelle sue undici serate, fra il teatro Alighieri e altri luoghi e club della città e del circondario, il festival ospiterà il pianista Abdullah Ibrahim, uno dei pochi musicisti africani ad aver raggiunto un ruolo da protagonista nel jazz mondiale, una primadonna del canto afroamericano come Jazzmeia Horn, il jazz 'sinfonico' dell'Italian Jazz Orchestra con John De Leo e Rita Marcotulli, le seduzioni caraibiche della cubana Ana Carla Maza, le voci a cappella dell'Anonima Armonisti, l'apoteosi virtuosistica del jazz manouche di Joscho Stephan, le atmosfere oniriche del duo Opez, il soul jazz e il lounge di Sam Paglia, il jazz puro di Alessandro Scala. All'interno della rassegna troverà spazio anche il finale dell'iniziativa didattica Pazzi di Jazz, con un vasto organico di baby musicisti in compagnia di Mauro Ottolini, Mauro Negri, Alien Dee e Tommaso Vittorini, mentre i workshop di Mister Jazz, che come da tradizione si integrano con il programma dei concerti, saranno tenuti da due big della vocalità creativa come John De Leo (5 maggio) e Petra Magoni (l'8): i seminari si terranno al Centro Mousiké e saranno aperti a tutti gli strumentisti. Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network in collaborazione con gli assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e il patrocinio di Anci.
(O.Joost--BBZ)