In ricordo di Berlinguer anche un film concerto
Con musiche di Zamboni dei CCCP, in sala anche Prima della fine
Il leader della sinistra più amato di sempre, Enrico Berlinguer, cui l'11 giugno ricorrono i 40 anni dalla morte, raccontato da Ettore Scola, Bernardo Bertolucci, Roberto Benigni e tanti altri in un film documentario Arrivederci Berlinguer! che sarà in sala con I Wanted per la ricorrenza il 10, 11 e 12 giugno con la regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi. L'anniversario dell'addio al segretario del Pci, colpito da un malore durante un comizio a Padova il 7 giugno 1984 e morì in ospedale dopo una lunga agonia che divenne strazio collettivo italiano, è l'occasione per proporre in sala documenti sul carisma politico di Berlinguer e il suo seguito tra i militanti comunisti di quegli anni e porre agli spettatori di oggi domande ancora di enorme attualità. Oltre ad Arrivederci Berlinguer! c'è anche Prima della Fine di Samuele Rossi che viene presentato l'11 giugno in anteprima al Biografilm di Bologna alla presenza dei figli del politico e il 13 (giorno dei funerali seguiti a Piazza San Giovanni a Roma dall'incredibile numero di 2 milioni di persone) esce in sala distribuito da OpenDDB - Distribuzioni dal Basso. Se quest'ultimo concentra la ricerca sui giorni dall'emorragia cerebrale sul palco di Padova al lutto, con materiali inediti, Arriverderci Berlinguer! ha la particolarità di essere un film concerto, altrettanto emozionale. Le musiche di Massimo Zamboni, chitarrista del gruppo punk rock CCCP - Fedeli alla linea, commentano i materiali d'epoca provenienti dal documentario corale L'addio a Enrico Berlinguer, che fu realizzato durante i funerali del segretario del PCI da alcuni dei più importanti registi italiani. Tra i molti, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Roberto Benigni, Carlo Lizzani, Giuliano Montaldo, Ettore Scola e Gillo Pontecorvo si misero dietro alla macchina da presa per omaggiare questo straordinario leader. Queste scene della cerimonia sono assemblate assieme ad alcune riprese di Enrico Berlinguer durante la sua attività politica, in un montaggio che vuole restituire oggi tutta l'umanità, la forza e la dignità di un personaggio centrale nella politica italiana degli anni Settanta e Ottanta. I filmati sono stati messi a disposizione dall'AAMOD (Archivio del movimento operaio e democratico) "viene fuori - dicono i registi - l'affetto e la partecipazione della gente, un rapporto quasi simbiotico. La nostra scelta è caduta su alcuni momenti in cui Berlinguer snocciola i temi fondanti della sua politica, e lo fa argomentando le sue tesi in modo diretto, con una chiarezza adamantina e una solidità d'intenti politici frutto di anni di studio, impegno, militanza, riflessione sui compiti e i doveri della politica. Abbiamo scelto gli interventi sui temi che - proseguono Mellara e Rossi - ci sembravano vicini all'oggi (generazioni, donne, famiglia, questione morale, lavoro) e su cui Berlinguer ebbe parole che sono ancora di estrema attualità e che continuano a farci riflettere". Cosa sanno i giovani oggi di Berlinguer? Probabilmente poco per non dire nulla, film come questi "aiutano ad avvicinarsi a lui, a renderglielo vivo: un uomo animato da forti passioni politiche, da un senso di equità incrollabile, antifascista, un uomo mai stanco di lottare contro le ingiustizie sociali e le prevaricazioni dei più forti e potenti".
(K.Lüdke--BBZ)