Trifole, Umberto Orsini ricercatore di tartufi nelle Langhe
In sala il film di Fabbro con Ydalie Turk e Margherita Buy
Un film dedicato ai colori delle Langhe e al preziosissimo tartufo bianco d'Alba, ma anche alla famiglia, alla natura e ai valori di una volta. Questi alcuni dei temi protagonisti in 'Trifole - Le radici dimenticate' di Gabriele Fabbro, in sala dal 17 ottobre con Officine Ubu. Ci troviamo tra le colline del basso Piemonte dove incontriamo Dalia (Ydalie Turk), ragazza cresciuta a Londra che viene mandata dalla madre (Margherita Buy) a prendersi cura del nonno Igor (Umberto Orsini) che vive in una casetta isolata tra le viti. Qui la ragazza scopre che il nonno, ormai in preda alla demenza senile, è ancora un grande ed esperto ricercatore di tartufi, un uomo anziano che insieme alla sua cagnolina Birba conosce tutto di questo fungo, compresa la leggenda che vuole derivi direttamente dai fulmini lanciati da Zeus in persona. Ma Dalia scoprirà anche che Igor è nei guai, ha infatti ricevuto da tempo una notifica di sfratto per morosità che presto diventerà operativa. Il suo terreno fa ormai troppo gola alle aziende vinicole locali, che sperano di impossessarsi di quella terra che un tempo era destinata ai soli cacciatori di tartufi. Per trovare in poco tempo una somma di denaro sufficiente per riscattare la casa ed evitare lo sfratto, Igor decide di condividere i suo segreti da trifolaio esperto con la nipote e di mandarla nei boschi con la cagnolina Birba, alla ricerca di un tartufo bianco così grande da poter pagare il suo debito.
(S.G.Stein--BBZ)