L'IA può essere strumento per fare film, 'ma non generativa'
Il fondatore di SophIA: "puntiamo a velocizzare e ridurre costi"
L'intelligenza artificiale può cambiare il modo di fare film, ma non come ci aspettiamo. A confermarlo è Mateusz Miroslaw Lis, produttore e regista ma anche co-fondatore di SophIA, un laboratorio che sviluppa strumenti basati sull'Ia per l'industria cinematografica. Per lui bisogna puntare a "rendere più facile la vita" di chi lavora nel settore velocizzando la produzione ma senza creare da zero, perché "quando l'Ia genera i film da sola vengono fuori cose mediocri", che spesso mancano di coesione tra di loro, come nei casi in cui "i personaggi che si cercano di descrivere appaiono in ogni inquadratura diversi". E a dirlo è proprio lui che ha realizzato un lungometraggio "interamente scritto da un modello di intelligenza artificiale generativa" e che s'intitola 'Il diario di Sisifo', ricorda parlando con l'ANSA a margine dell'ultima giornata dell'Apulia Digital Week di Bari. "Per me l'approccio dev'essere integrare, non sostituire - spiega - l'IA generativa è la più conosciuta perché sembra una magia, ma è anche quella che ha più ricadute dal punto di vista dell'impiego e dell'occupazione", oltre ad essere al centro di "una bolla mediatica che sta per esplodere". Dunque, invece di optare per strumenti di produzione di video "che tra l'altro non raggiungono ancora qualità superiori al Full HD e, dunque, non sono adatti al cinema", commenta Miroslaw Lis, l'IA può essere ad esempio applicata al mondo dell'animazione, dove a partire dalla posizione iniziale e finale di un personaggio la macchina ricostruisce "gli altri 16 o 13 fotogrammi, velocizzando, riducendo quindi i costi". Tecnologie che possono anche risolvere "problemi di illuminazione", essere usate "per la programmazione delle riprese" o per "interagire con delle banche dati". Ma ci sono anche situazioni in cui l'aspetto generativo può essere d'aiuto, come per la distribuzione. Le previsioni di gradimento dei prodotti "si basano su dati che, però, spesso provengono dal mercato statunitense e asiatico - chiarisce - difficilmente ce ne sono abbastanza per quelli più piccoli o l'europeo. L'IA generativa può essere usata per inflazionare i dati che abbiamo a nostra disposizione, con tecniche per simulare l'audience con quel poco che abbiamo, anziché fare sondaggi, test screening con 10mila persone. Ne prendo 10 e poi genero tutto il resto".
(P.Werner--BBZ)